Le attività del luogo, per la sua conformazione di
tipo montagnoso, sono state e sono tutt'ora di tipo
agricolo-pastorale ; infatti l'agricoltura, anche se in
forma più ridotta, è praticatai anche ai nostri giorni,
come pure la pastorizia e l'allevamento del bestiame
allo stato brado, anche se il numero dei capi del
bestiame va diminuendo di anno in anno Per poter
praticare al meglio tutte le attività c'era bisogno, nei
tempi antichi, di attrezzi e arnesi, frutto del loro
ingegno e del loro lavoro L'opera del falegname è
presente in ogni angolo del Museo con arche e casse di
diverse dimensioni, arricchite da pregevoli motivi
decorativi incisi: nel tipo grande si conservavano le
granaglie, in quello medio si riponeva il pane ed nel
piccolo veniva custodito il corredo Al
lavoro del fabbro riportano tutta una serie di arnesi:
il mantice per la fucina, martelli, tenaglie, lime,
trapani, stampi per la fabbricazione dei chiodi, usati
per gli attrezzi agricoli (zappe, vanghe, falci, vomeri
per aratri) o venivano impiegati nell'attività di
maniscalco. svolta dallo stesso fabbro-ferraio
Anche la viticoltura, praticata per lo più nei terreni
a valle, è documentata da un particolare strumento
impiegato nella pigiatura dell'uva: l'abberrocchio.
Questo è un rudimentale torchio formato da una grossa
trave fissata per una estremità alla parete della
cantina, dove è addossata la vasca di spremitura; alla
parete opposta alla trave è attaccata una grossa pietra,
che viene sollevata da un mulinello che, ricadendo,
trascina in basso la trave. Questa, a sua volta, preme
le vinacce contenute nella vasca tramite una pila di
tavole poste al di sopra. La tessitura e la
filatura sono ampiamente illustrate da un telaio
completo di tutti i suoi elementi (cassa, licci,
pettini, subbi, navette e spole) e da quei strumenti (i
fusi, le rocche, gli aspi e i filatoi) che permettevano
il confezionamento sia della biancheria che degli
indumenti necessari a tutti i componenti della
famiglia.
LE
FOTO
|