Le fonti su di lui sono poco precise e
rese più oscure dalla leggenda.Concordemente lo si dice nato a
Montpellier,in Francia,forse da famiglia agiata.Tuttavia ,perduti i genitori
in giovane età,distribuisce ai poveri quello che ha e poi s'incammina
pellegrino verso Roma.Ecco due dati certi:l'Italia e la peste.Rocco arriva
in luoghi attaccati dal contagio,che a meta' trecento con il nome di peste
nera devasta l'intera Europa,ma che gia' prima e anche dopo continua a
manifestarsi qua e la.Rocco lo si trova ad Acquapendente,presso
Viterbo:e si stabiliscenel lazzaretto,per curare i malati.Ma poi,prima di
proseguire per Roma,si ferma a Cesena e a Rimini per altre
epidemie,occupandosi di malati che a volte neppure i parenti vogliono
assistere.Giunto infine a Roma,vi rimane tre anni, passando da un ospedale
all'altro.Equi, si racconta, cura e guarisce un cardinale,che lo presenta al
papa (per qualche biografo il cardinale sarebbe Aglicode Grimorad,anche lui
della zona di Montpellier e fratello del papa avignonese Urbano V,nato a
Roma nel 1367, riandato via tre anni dopo. Se è così, cade l'ipotesi di un
Rocco nato a fine Duecento e in piena gioventù durante il soggiorno a Roma .
Anglico de Grimoard,infatti, cardinale nel 1366, visse a Roma tra il 1368 e
1371).Anche il ritorno da Roma a montpellier è interrotto da un epidemia di
peste,scoppiata a Piacenza.Rocco vi si ferma e viene contagiato.Allora si
trascina in una capanna lungo il fiume trebbia per morirvi in solitudine.Ed
ecco entrare in scena il cane famoso,che tanti artisti dipingeranno al suo
fianco.Qui pero' nn sembra il caso di ricorrere ai miracoli:secondo la sua
natura,il cane attira l 'attenzione del padrone del terreno,il nobile
Gottardo Pollastrelli,sullo sconosciuto giacente nella capanna.Cosi Rocco
soccorso e curato dal signore,si ritrovo' guarito.Tornato a Montpellier,pero',nessuno
lo riconosce:scambiato per un malfattore,finisce in carcere senza
ribellarsi,per cinque anni,fino a morire trentaduenne,il 16 agosto di un
anno imprecisato "un'altra tesi,secondo cui sarebbe morto in carcere ad Angera sul lago.
Scarica documento in PDF Maggiore,è meno attendibile".Nel secolo
successivo,attraverso vicende controverse,i suoi resti "o gran parte di
essi" saranno portati a venezia,trovando definitiva collocazione nella
chiesa a lui intitolata.Nel 1584 papa Gregorio XII iscrivera' il suo nome
tra quello dei santi.
Ugo Biavati |